Progettazione didattica Scuola Secondaria 1^G

  • Stampa

La scuola secondaria di primo grado successiva alla scuola primaria completa il primo ciclo di studi   che “ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere anche nell’intero arco della vita.”

 

La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla, la scuola:

v  concorre alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;

v  previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione;

v  cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità;

v  persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.

In questa prospettiva la scuola:

v  accoglie gli alunni e le alunne nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza e ne prosegue l’orientamento educativo;

v  accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza;

v  favorisce la pratica della cittadinanza attiva;

v  Promuove l’acquisizione dell’alfabetizzazione di base della cultura.

Nell’organizzare il lavoro didattico si tiene conto dei seguenti punti:

v  la centralità della persona dell’alunno

v  la personalizzazione degli apprendimenti

v  la flessibilità del gruppo classe scomponibile in gruppi mirati

v  la realizzazione di percorsi laboratoriali

v  l’attuazione di interventi specifici di recupero e di sostegno

v  le attività progettuali d’istituto.

Il monitoraggio per verificare l’andamento dell’attività didattica attraverso la somministrazione di prove simulate sul modello Invalsi verrà effettuato per tutte le classi.(Novembre-Marzo)

La valutazione di tali prove permette allo studente di attivare un proprio processo di autovalutazione che lo porti ad individuare i punti di forza e debolezza per migliorare il suo rendimento. Permette al docente di individuare le aree  di carenza dell’allievo in cui innestare l’azione di recupero.

 Le strategie educative e didattiche devono sempre tenere conto della centralità della persona alunno, della “singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.”

I bisogni formativi degli allievi, per la personalizzazione del percorso formativo, sono stati rilevati attraverso:

colloqui con gli insegnanti delle due scuole primarie

informazioni sul curricolo scolastico

colloqui con gli alunni

colloqui con le famiglie

test d’ingresso

ripetute osservazioni degli alunni impegnati in normali attività didattiche.

OBIETTIVI  FORMATIVI E DIDATTICI

CLASSI PRIME

Favorire l’inserimento nella nuova realtà scolastica

Superamento dell’egocentrismo e apertura all’altro diverso da sé

Sviluppo della capacità di relazione e di collaborazione

Rispetto delle norme comportamentali

Consapevolezza dei doveri scolastici

Recupero/consolidamento/potenziamento delle abilità di base

Avvio all’acquisizione di un ordinato metodo di lavoro

Acquisizione ragionata dei fondamenti delle discipline (contenuti, procedimenti metodologici, lessico specifico)

Acquisizione delle capacità espressive, linguistiche logico-operative, grafiche, pittoriche, tecniche, musicali e psico-motorie.

 CLASSI SECONDE

Approfondimento della conoscenza di sé (abilità, interessi, attitudini)

Rafforzamento dei rapporti proficui e collaborativi con compagni ed insegnanti

Interiorizzazione dei valori fondamentali (lealtà, onestà, sincerità, dovere, responsabilità)

Recupero/consolidamento/potenziamento delle abilità di base

Affinamento del metodo di lavoro

Consolidamento dei processi logici più complessi (dall’osservare e analizzare al sintetizzare, generalizzare, astrarre)

Potenziamento della competenza metodologica disciplinare

Uso corretto della terminologia specifica delle singole discipline

Consolidamento e potenziamento della capacità espressive, linguistiche, logico-operative, grafiche, pittoriche, tecniche, musicali, psico-motorie

CLASSI TERZE

Maturazione della personalità dal punto di vista socio-affettivo-relazionale

Consapevole presa di coscienza di sé per l’autovalutazione e l’orientamento

Educazione al dialogo, al confronto produttivo, alla solidarietà

Recupero/consolidamento/potenziamento delle abilità di base

Perfezionamento di un metodo di lavoro autonomo e preciso

Potenziamento delle capacità di analisi, sintesi, di giudizio, di critica, di astrazione, di collegamento

Potenziamento delle capacità di comprensione ed uso dei diversi linguaggi

Potenziamento delle capacità di organizzazione e di rielaborazione dei contenuti in funzione e in vista del colloquio pluridisciplinare

Rafforzamento delle capacità espressive, linguistiche, logico-operative, grafiche, pittoriche, tecniche, musicali, psico-motorie

Gli obiettivi educativi e didattici specifici e le competenze sono contenuti nel piano di lavoro annuale presentato da ciascun docente per la propria disciplina.    

INDICAZIONI METODOLOGICHE

I bisogni formativi degli allievi sono il punto di riferimento delle scelte metodologiche dei docenti, pertanto l’offerta formativa è orientata ad una metodologia che partendo dal vicino dell’alunno, da semplici sue esperienze, dalla curiosità, dall’osservazione stimolerà in lui lo sviluppo delle sue capacità di generalizzare e di astrarre, attraverso processi rigorosamente graduali.

Risulta prioritario:

evitare la “ frammentazione” delle “didattiche separate”;

operare (collegamenti) trasversali proprio per superare la frammentarietà del sapere;

realizzare, quindi, dei raccordi pluridisciplinari ed interdisciplinari per superare i limiti delle singole discipline.

Altre indicazioni metodologiche fondamentali sono:

Gli stili di apprendimento

Osservare come i ragazzi studiano e qual è il loro tipo di approccio in modo tale  che  le informazioni acquisite consentano al docente di capire il tipo di allievo che ha di fronte e  di rendere compatibile il tipo/lo stile di insegnamento col tipo/ lo stile di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento alle esigenze degli alunni, diversificando i bisogni formativi.

Il rafforzamento dell’autostima

-I docenti devono saper leggere i bisogni degli alunni e dei preadolescenti per poter intervenire prima che diventino disagi.

-Il rafforzamento dell’autostima diventa, pertanto, uno dei punti di forza della metodologia affinché l’allievo non si lasci scoraggiare dagli insuccessi, ma sappia anche apprendere dai suoi errori.

La motivazione

-La motivazione si rafforza se vengono valorizzate le attitudini, le caratteristiche e le iniziative di ognuno; se il rapporto è sereno, improntato alla fiducia e alla disponibilità; se al successo segue la gratificazione.

La didattica laboratoriale

Il laboratorio a scuola va intesocome il luogo in cui non solo si acquisiscono saperi, maanche il luogo che offre opportunità per acquisire nuove conoscenze e nuove competenze. Saràquindi il luogo del fare e del riflettere sul fare. Potrà essere inserito all’inizio di un percorso,all’interno,a conclusione;per il recupero o per il potenziamento.

Autovalutazione e orientamento

L’allievo ha la possibilità di operare delle scelte realistiche per l’immediato e per il futuro solo se ha consolidato competenze decisionali fondate sulle capacità di autovalutazione e su un percorso educativo che ha “autenticato le sue capacità, gli interessi e le attitudini”. In base a tali premesse la scuola mirerà all’orientamento di ciascun alunno attraverso un impiego accorto di percorsi formativi atti al migliore sviluppo possibile delle capacità dei discenti fino ai livelli di eccellenza.

Apertura inter-disciplinare e trans-disciplinare

Ogni disciplina deve essere aperta all’inter- disciplinarietà. Il raccordo inter-pluri-trans-disciplinare va realizzato, come già detto, per superare i limiti delle discipline. Quindi i contenuti saranno organizzati per unità di apprendimento, ma devono prevedere e promuovere momenti  trasversali e interdisciplinari tra le varie materie.

v  Saranno privilegiate le strategie metodologiche dal semplice al complesso, dal concreto all’astratto.

v  Gli argomenti oggetto di studio saranno impostati in maniera problematica e attraverso il dialogo, la discussione. Il docente guiderà l’allievo nel suo processo cognitivo inducendolo a considerazioni personali ed a proporre soluzioni alternative.

v  Alla lezione frontale sarà affiancata quellainterattiva nel corso della quale verranno poste agli alunni questioni in modo problematico allo scopo di favorire lo sviluppo della partecipazione attiva, la capacità di trovare soluzioni autonomamente, di dare interpretazioni personali, di fare confronti e collegamenti.

v  Il lavoro individualizzato potrà consolidare le abilità che sono indispensabili per uscire dalla scuola dell’obbligo in maniera adeguata.

v  Gli interventi individualizzati sono intesi come interventi diretti del docente su singoli alunni o interventi su gruppi di alunni con finalità o di recupero o di potenziamento a seconda dei casi.

v  Sarà utilizzato a seconda dei contesti il metodo induttivo/deduttivo, il metodo della         comunicazione frontale, il metodo della ricerca.

v  Gli allievi verranno informati degli obiettivi stabiliti.

v  Verranno utilizzati piccoli gruppi per attività finalizzare al recupero, al potenziamento, alla ricerca.

v  Verrà favorita l’operatività finalizzata allo sviluppo di conoscenze e competenze.

v  Verranno utilizzati mezzi ed attrezzature in possesso della scuola (aule multim., Lim).

v  Verranno utilizzati gli stimoli culturali offerti dal territorio.

v  Verranno attivati i laboratori.

v  La biblioteca, il cineforum, i giochi matematici, lo spettacolo teatrale e le manifestazioni di fine anno valorizzeranno e pubblicizzeranno le attività degli allievi.